Papa Leone XIV, 69 anni compiuti a settembre, è stato scelto come successore di Papa Francesco in un momento di grande cambiamento per la Chiesa Cattolica. La sua elezione ha suscitato molta curiosità, specialmente riguardo alla sua vita pre-papale e le sue esperienze.
Chi era davvero Papa Leone XIV prima di salire al soglio pontificio? Ecco una breve biografia del Santo Padre, partendo dalle sue origini, passando per la formazione, le opere pubbliche e le sue idee su Chiesa e società.
Papa Leone XIV: le origini
Papa Leone XIV, nato come Robert Francis Prevost, è stato eletto nuovo Vescovo di Roma l’8 maggio 2025 alle 18.07. La sua storia ha inizio negli Stati Uniti quando Mildred Martinez, di origini spagnole, dà alla luce il piccolo Robert il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois. Il padre Louis Marius Prevost, invece, ha origini italiane e francesi ed era il sovrintendente scolastico della periferia meridionale del Distretto 169.
La madre completò gli studi in biblioteconomia alla DePaul University, dove prese la laurea nel 1947, all’età di 34 anni, specializzandosi poi due anni dopo, grazie a un master in educazione. Oltre a lui, la coppia ebbe altri due figli, Louis Martín e John Joseph.
Robert frequentò la scuola St. Mary of the Assumption nel quartiere sud di Chicago. Una foto risalente a novembre del 1962 lo ritrae a sette anni, mentre è in classe, in piedi insieme ai suoi compagni di scuola, vestito con una camicia bianca e una cravatta.
Formazione e istruzione
Robert Francis cresce negli Stati Uniti, dove intraprende il suo percorso educativo prima nel Seminario minore dei Padri Agostiniani e successivamente alla Villanova University in Pennsylvania. Qui ottiene una laurea in Matematica nel 1977, e inizia lo studio della Filosofia. Sempre nello stesso anno, entra a far parte dell’Ordine di Sant’Agostino (Osa) di Saint Louis come novizio: è qui che avviene la sua prima professione e che pronuncia i voti solenni nell’estate del 1981.
Dopo aver completato il suo percorso in Teologia alla Catholic Theological Union di Chicago, viene trasferito a Roma per studiare Diritto canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum). Proprio nella città eterna, viene ordinato sacerdote nel 1982. A presiedere la cerimonia fu il monsignore Jean Jadot all’interno del Collegio agostiniano, nella Cappella di Santa Monica.
Dopo aver ottenuto la licenza in Diritto canonico, viene spedito in missione in Perù, a Chulucanas, dove trascorre un anno. Successivamente, presenta la sua tesi di dottorato intitolata “Il ruolo del priore locale nell’Ordine di Sant’Agostino” e viene nominato direttore delle vocazioni e delle missioni della Provincia agostiniana “Madre del Buon Consiglio” di Olympia Fields, in Illinois.
Il servizio nella Chiesa e le missioni
Prima della sua elezione, Papa Leone XIV ha servito la Chiesa per tantissimi anni, ricoprendo diverse posizioni all’interno del clero e nelle missioni.
Nel 1988, Prevost viene inviato a Trujillo, dove trascorre un decennio come priore di comunità e formatore dei giovani agostiniani. La sua esperienza missionaria in America Latina, immersa nelle difficoltà quotidiane di un popolo spesso dimenticato, plasmerà la sua visione pastorale, fondata su un Vangelo vissuto tra la gente. Durante questo periodo, ricopre anche incarichi accademici, come professore di diritto canonico e morale. La crescente responsabilità che assume si riflette poi nei ruoli che gli verranno affidati: nel 1999 sarà priore provinciale e nel 2001 priore generale dell’Ordine Agostiniano, incarico che manterrà sino al 2013.
La sua personalità non manca di essere notata anche da papa Francesco che lo nomina amministratore apostolico di Chiclayo nel 2014, sempre in Perù, elevandolo di fatto al ruolo episcopale. Proprio come riconoscimento della sua forte influenza nel panorama ecclesiastico dell’America Latina, nel 2023 diventa prefetto a Roma del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina.
La sua attenzione a temi sociali e umanitari ha fatto sì che Papa Leone XIV fosse visto come un leader capace di combinare profondità spirituale con un pragmatismo capace di affrontare le sfide contemporanee della Chiesa.
Elezione al soglio pontificio
L’elezione di Papa Leone XIV ha rappresentato una continuità della missione pastorale intrapresa dal suo predecessore, Papa Francesco. La sua nomina è stata accolta con grande speranza, data la sua comprovata esperienza nel servire le comunità e la sua visione di una Chiesa che si impegna attivamente su tutti i fronti sociali.
Sebbene il suo percorso fosse stato fino a quel momento in gran parte legato alla Chiesa latinoamericana, la sua mescolanza di origini e la formazione così internazionale lo hanno reso la persona ideale per fare da ponte tra le diverse sfaccettature della Chiesa Cattolica, unendo il nord e il sud del mondo e conciliando le visioni progressiste e conservatrici.
La scelta del nome e il motto
La scelta del nome Leone XIV è stata molto dibattuta dai media, che nei loro salotti televisivi hanno ospitato vari esperti e tenuto ampi dibattiti sulla questione. Si tratta di una decisione, infatti, che riflette i modelli di riferimento del Santo Padre e ci può aiutare a definire quali saranno le priorità del suo pontificato.
Il nome Leone porta con sé una lunga e significativa tradizione nella Chiesa, evocando figure emblematiche del calibro di Leone Magno e Leone XIII. Quest’ultimo, in particolare, è ricordato per il suo impegno nella giustizia sociale e per la sua capacità di modernizzare la Chiesa con equilibrio e saggezza.
Anche se non è chiaro se il nuovo papa si sia ispirato direttamente a Leone XIII, la scelta di questo nome suggerisce una volontà di proseguire gli sforzi di riforma avviati da Papa Francesco, ma con un approccio più cauto e conciliatorio. Potrebbe dunque annunciare un pontificato caratterizzato da stabilità, riforme graduali e una risposta ponderata alle sfide che la Chiesa si trova ad affrontare nel mondo moderno.
Lo stesso motto episcopale è allineato a questa sua visione conciliatoria: “In Illo uno unum”, un richiamo diretto a Sant’Agostino, che lo pronunciò durante un sermone sul Salmo 127. “In Lui, uno siamo tutti” a sottolineare l’unità dei cristiani in Cristo.
Il papa ha spiegato: «l’unità e la comunione fanno parte proprio del carisma dell’ordine di Sant’Agostino e anche del mio modo di agire e pensare. Penso che sia molto importante promuovere la comunione nella Chiesa e sappiamo bene che comunione, partecipazione e missione sono le tre parole chiave del Sinodo». Non a caso il discorso iniziale di Papa Leone XIV è stato improntato alla speranza e alla volontà di lavorare insieme ai vescovi e ai sacerdoti per costruire una comunità cristiana più forte e unita.
Quali sono le idee del nuovo Papa?
La visione pastorale di Papa Prevost punta a rendere la Chiesa più vicina alla gente, affrontando le sfide moderne con un approccio più inclusivo e dinamico. Esattamente sulla linea di quanto iniziato da Francesco. I temi portanti sono sempre quelli: ambiente, pace e migrazione.
Ma esattamente cosa pensa papa leone XIV su ambiente e cambiamento climatico? Il vescovo di Roma ha sottolineato l’importanza di un “rapporto di reciprocità” con la natura, criticando aspramente qualsiasi forma di “dominio tirannico” sull’ambiente: è giunto il momento in cui il mondo passi “dalle parole ai fatti”.
La sua idea di pace è altrettanto chiara: il suo primo discorso da papa ha messo al centro proprio la “pace”, un chiaro segno del suo impegno per la costruzione di ponti tra le diverse fazioni del mondo. Il suo passato da missionario in Perù, lo ha poi reso particolarmente sensibile ai temi dell’immigrazione. Dure le critiche rivolte alle politiche migratorie rigide e nazionaliste, come quelle dell’amministrazione Trump,che esasperano le disuguaglianze sociali.
La sua attenzione si è rivolta però anche agli aspetti più terreni, immaginando una serie di interventi per snellire e rendere più trasparente la macchina amministrativa della Santa Sede. Sarà interessante vedere se e come riuscirà a cambiare la Curia Romana, un obiettivo da sempre inseguito nei vari papati.